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Pagina creata il 20/2/2013, aggiornata il 20/2/1013

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2 - COMPONENTI BACKUP

Analisi dei componenti

Facciamo un'analisi di ciò che abbiamo sul disco di un computer.
Fondamentalmente abbiamo due tipi di file: software e dati. Una parte del software è costituita dal sistema operativo, mentre il resto si può definire applicativo. I dati sono quelli che ci premono di più, perché si tratta di documenti in gran parte fatti da noi.
Ci sono anche dati che fanno parte del software, come i file di configurazione, che costituiscono la personalizzazione del software nel modo in cui lo usiamo noi. C'è quindi concettualmente una sovrapposizione.
I file di dati vanno salvati e basta. Se non li troviamo, ma abbiamo un backup da cui recuperarli, da cui copiare nuovamente sul nostro disco cartelle e file come erano prima, siamo a posto.
Per il software è un po' più complicato. Non basta rimettere i file a posto. Per questo esistono procedure di installazione e di disinstallazione. I file di programma vengono collocati in molti posti diversi con cartelle dal nome complicato ma che deve essere esatto, inoltre i sistemi operativi della Microsoft hanno un file speciale di sistema, che viene detto "di registro" che tiene nota delle componenti installate. Senza una presenza nel registro tutti i file del software possono essere al loro posto senza che funzioni nulla.
In sintesi, per potere recuperare un software, è necessario salvare il pacchetto di installazione, spesso un grosso file che viene scaricato da internet, oppure conservare gelosamente i CD di installazione quando il software viene acquistato.
In caso di danni al software si potrà quindi procedere ad una nuova installazione, e la configurazione con le nostre personalizzazioni dovrà essere eseguita nuovamente.
Il sistema operativo è un software particolare: fa funzionare il nostro computer. Impossibile spostare un file o fare alcunché se non c'� un sistema operativo funzionante.
Ci sono diverse implicazioni:

• Da diversi anni i CD di installazione del sistema operativo contengono un vero e proprio sistema operativo funzionante da CD, analogo a quello che possono installare, anche se ridotto. Viene eseguito quando avviamo il computer con questo CD inserito, e gestisce uno speciale programma di installazione. Qui abbiamo anche utilities in grado di riparare il sistema installato su disco fisso se questo è danneggiato (nel caso non sia un guasto hardware).
• Il sistema operativo risiede su di una partizione di disco. Spesso le partizioni di disco vengono chiamate semplicemente "dischi". La differenza con l'avere dischi fisicamente diversi sta nel fatto che questi ultimi si guastano uno alla volta, mentre le partizioni di uno stesso disco vanno perse tutte insieme quando si guasta il disco, perché fisicamente è uno solo.
  La partizione (o il "disco") del sistema operativo va trattata a parte, mentre i dischi con i dati possono essere ripristinati semplicemente rimettendo file e cartelle al loro posto.
  In genere si tende ad installare anche il software applicativo sullo stesso disco del sistema operativo (fanno eccezione alcuni server), per limitare a quello la problematica della reinstallazione. Ma non si tratta di un problema.
• I software di salvataggio spesso forniscono utilities per creare il cosiddetto salvataggio di ripristino o addirittura il disco di ripristino dove viene proprio masterizzato un CD in grado di reinstallare o di ricostruire il nostro disco sistema come era prima di un guasto.

Cosa dobbiamo fare per ricominciare a lavorare

Seguiamo un metodo top-down (dall'alto verso il basso). Significa che partiamo da che cosa dovremo fare per ripristinare il nostro PC (o il nostro server) e ricominciare a lavorare come prima del crash, per scendere giù giù fino a come realizzarlo, passo dopo passo.
Immaginiamo di avere un computer completamente distrutto, bruciato o rubato. Dobbiamo poter ricostruire tutto. Se i guasti, hardware e/o software sono parziali, seguiremo una procedura di controllo ed andremo a ripristinare quanto necessario.
Abbiamo fatto una separazione tra software e dati:

Poi abbiamo fatto una distinzione per il software: sistema operativo e applicativi. Il sistema ha anche una partizione propria, mentre software applicativo e dati possono stare su una qualunque.
Quindi la nostra tabella diventa:

Quindi quello che si fa sulle partizioni non di sistema operativo si fa, ove necessario, anche su quella del sistema operativo:

I componenti da conservare

I componenti da conservare sono sicuramente due: CD (o DVD) di installazione e file in backup.

I file di pacchetto per i software scaricati vanno conservati. Qualcuno pensa che possano essere scaricati nuovamente da internet, ma non sempre sono reperibili dopo anni, quando la versione diventa vecchia e non più utilizzata, sempre che si ricordi con esattezza la versione che funzionava bene, che non sempre è l'ultima.
Occorre avere una bella cartella "SOFTWARE" con dentro tutti i pacchetti.
C'è una ulteriore componente a cui abbiamo accennato nella pagina precedente: i file collocati su di una condivisione di rete, il file server, diciamo. Diamo per scontato che il file server abbia le proprie politiche di salvataggio. In molti ambienti di lavoro soltanto questi server hanno politiche di salvataggio, mentre i PC vengono lasciati senza protezione. Non è il mio consiglio, ma è anche vero che se si dovesse salvare su server o su dischi esterni l'intero contenuto di tutti i PC, non basterebbe la Biblioteca di Alessandria per contenerli!
I file sui server in genere vengono collocati per condividerli tra diverse stazioni di lavoro. Quindi anche la famosa cartella "SOFTWARE" non ha posto migliore di quello.

Nella tabella qui sopra vediamo l'aggiunta dei dati condivisi che stanno sul file server, inoltre ho separato le due categorie di software applicativo da reinstallare: quelle su supporto esterno e quelle su file di pacchetto.
Vediamo ora di affiancare a queste componenti l'azione da intraprendere in caso di ripristino, differenziando ulteriormente i pacchetti software che dobbiamo recuperare da backup e quelli che stanno su file server.
Nella penultima colonna della tabella qui sotto vediamo se dobbiamo procedere ad un recupero di file, mentre nell'ultima vediamo se dobbiamo procedere con una reinstallazione del prodotto.

Come si vede nella tabella qui sopra, quando si può scegliere tra file locali (sul nostro PC) e remoti (sul file server), i secondi danno sempre un vantaggio. I file con i nostri dati, se sono condivisi, non devono essere ripristinati! Spesso sono collocati là su consiglio dell'amministratore del sistema.
Anche i pacchetti software che devono essere reinstallati, possono comunque risiedere sul file server. Ci risparmiamo il loro ripristino, ed anche qui abbiamo un vantaggio.
Allora, ora che ci pensiamo, non sarebbe bello avere su disco anche il software che normalmente conserviamo su supporto ottico come i CD ed i DVD? Ebbene sì è possibile.
Quasi tutti i software di installazione ormai danno la possibilità di copiare su disco fisso i file di installazione; non si tratta di file singoli, naturalmente, e soprattutto sono voluminosi. Non è consigliabile in genere effettuare questa operazione sul disco fisso di un PC, ma avendo a che fare con i dischi del file server, la cosa diventa invece molto conveniente. Sono infatti proprio i tecnici addetti alla manutenzione delle stazioni di lavoro a chiederlo: avere in rete tutti i sistemi operativi e tutto il software da installare o reinstallare su di un PC li rende liberi di viaggiare leggeri per l'azienda, avendo comunque a disposizione tutto ciò di cui potrebbero aver bisogno. Anche senza saperlo prima dell'intervento.

Nota su Linux

I server con sistema operativo Unix, e Linux fa parte di questa famiglia, hanno uno speciale software di backup che si chiama dump, che lavora insieme al suo antagonista restore. A seconda del membro della famiglia Unix, il nome può cambiare, ma tutti i dump sono parenti stretti come i sistemi Unix a cui appartengono.
Questo comando funziona salvando intere partizioni di disco, e ripristinandole interamente o parzialmente.
La particolarità di questo comando è che riesce a ricostruire anche la partizione del disco sistema perfettamente, al punto che il computer è in grado di ripartire. Inoltre, non essendo presente un file di registro, se il ripristino avviene in maniera totale, anche tutti i software installati sono in grado di funzionare esattamente come prima del crash.
Questa soluzione non sempre piace agli amministratori di sistema, che preferiscono sovente ricostruire un server reinstallando il sistema operativo ed il software, anche per partire da una situazione più, "pulita", ossia liberandosi di tanti vecchi file di sistema che si sono stratificati nel tempo, inutili ed ingombranti.
Oggi è plausibile pensare ad un ambiente di lavoro con PC che hanno Linux. Quindi per loro vale questa possibilità di ripristino totale. Naturalmente, per poter eseguire una restore completa o parziale occorre sempre un sistema operativo funzionante, e non sempre i sistemi operativi su CD/DVD sono in grado di farlo; potrebbe essere necessaria una installazione su di una partizione secondaria al solo scopo di creare un sistema funzionante temporaneamente, per poi poter eseguire il ripristino di quello vero e proprio dal backup.
Ma, ancora, se i file di installazione del sistema operativo si trovano su file server, molte distribuzioni di Linux (coma la Slackware) permettono l'installazione via condivisione di rete, direttamente dal CD/DVD di installazione.
Fatta salva l'opzione del ripristino da backup completo del sistema, per i PC con Linux valgono le stesse regole che per i PC con Windows e per i Mac.

Continua a leggere: PERIFERICHE PER IL BACKUP

Stefano Pederzani
Per informazioni scrivere a:
[email protected]

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